Oggi esistono strumenti di dimensioni davvero minime per orientarsi in montagna. Per i più pigri esiste il GPS che ormai ha una precisione elevatissima. Gli escursionisti seri vogliono però misurarsi con bussole goniometriche e cartine geografiche con le quali riescono sia a determinare la loro posizione sia a individuare sulla carta un obbiettivo e determinare la direzione per raggiungerlo.
Ma noi oggi vogliamo aiutare quanti non vogliono o non possiedono uno di questi strumenti ed hanno bisogno comunque di doversi orientare. Esiste un metodo empirico che funziona abbastanza bene durante parecchie ore del giorno, escluse quelle vicine al mezzogiorno solare. Il metodo che presentiamo si spiega guardando l’esempio della foto che vedete sopra.
Regolare l’orologio sull’ora solare, non su quella legale, puntare la lancetta piccola (quella delle ore) in direzione del sole, senza considerare quella dei minuti. Tenedo fermo l’orologio, il Nord sul quadrante si troverà a metà del tratto tra la lancetta piccola, puntata sul sole, e le ore 12.
Attenzione! Al mattino il Nord si trova alla sinistra del rilevamento, nel pomeriggio si trova a destra. Esempio: alle 7 del mattino il Nord si trova sulla sinistra, a metà del tratto 7 – 12, ovvero alle 3:30. Alle 7 di pomeriggio si troverà alle ore 9:30, sempre a metà tra le 7 e le 12. Il riferimento è certamente approssimato e può variare di circa un’ora con le stagioni. La migliore precisione si ottiene all’alba oppure al tramonto, la peggiore a mezzogiorno.
Per rendervi conto di come funziona, basta fare la misurazione in un posto in cui si conosce già la direzione del Nord, così si diventa bravi e si impara un modo semplice che può tornare utile in qualche occasione.