A chiunque chiedessimo come è stato il 2011 riceveremmo delle risposte che suonano suppergiù così: pessimo, il peggiore di quelli che mi ricordo, speriamo che cambi col 2012, etc, etc. A parte il fatto che ognuno di noi è portato a giudicare sempre male l’anno appena passato, il 2011 è stato nella storia del mondo uno dei peggiori anni che si ricordino. Soprattutto per la grande crisi e recessione economica, il cui valore storico lo capiremo solo tra dieci anni e scopriremo forse che il 2011 è stato ancora peggio del 1929.
Ma noi, che non siamo qui per fare analisi economiche, ci domandiamo come è stato quest’anno riguardo alla nascita, crescita e presenza dei funghi sull’Aspromonte. Purtroppo però la risposta è sempre la stessa: pessimo.
All’inizio, per l’assenza di piogge in agosto, abbiamo pensato che a risentirne sarebbero stati soprattutto i porcini, ma col passare del tempo abbiamo capito che era un’annata storta per tutti i tipi di funghi, soprattutto per quei funghi la cui presenza in montagna dura solo qualche mese o pochi giorni. Di ovuli, neanche a parlarne: gli esemplari raccolti sono stati davvero pochi. A salvarsi da questa debacle forse sono stati solo i suillus, ma in alcune zone ben specifiche. Infine sta tardando a farsi abbondante anche l’odierno Pleurotus eryngii (canna i ferru, ferula, eringio). E allora a noi non resta quindi altro da fare che sperare in un 2012 un diverso, sia per poter rimettere in sesto i nostri conti economici, sia per poter trovare, già sotto la neve, i primi segni che la stagione prossima dei funghi sarà uno spettacolo.
Un pensiero su “Il bilancio di un anno”
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speriamo sempre nel futuro migliore rinnegando il passato ma non è detto che sia così