Ormai è diventata una tradizione! Quando si va per la prima volta a raccogliere un nuovo fungo di stagione, è consuetudine, per il solito gruppo di amici, raccogliere i funghi, cucinarli e gustarli insieme. Questa volta si andava alla raccolta dei primi boleti e quelli che si sono fatti trovare per primi sono stati i Boletus luridus e i Boletus impolitus. Qualcuno li considera funghi non eccelsi ma quando li metti nelle mani sapienti di uno Chef come Renzo Popone diventano prelibatezze da gustare piano piano. Le spaccatelle al sugo di Turchini, come chiamano dalle nostre parti i Boletus luridus, avevano qualcosa di speciale, un sapore e un gusto che resteranno per parecchi giorni nella nostra mente. Bravo ancora Renzo!
Ad aiutare Renzo in cucina c’erano Gianni e Mimmo che si sono prodigati a rendere la serata ancora più gustosa con altre prelibatezze nostrane.
E poi la cena è andata avanti dando il benvenuto a Gianni Battaglia che era dei nostri per la prima volta e poi discutendo di funghi, ridendo con le barzellette raccontate con maestria da Bruno e finendo con la musica suonata da Gianni C. con la sua inseparabile chitarra. Così, tra un brindisi e l’altro, abbiamo fatto mezzanotte. Un saluto e la promessa di incontrarci presto per la prossima…
Non eravamo soli, c’erano con noi tutti i lettori del sito che hanno cenato in virtuale e saranno con noi in realtà al prossimo meeting di Funghi d’Aspromonte.
buon giorno mi scusi i funghi chiamati turchini,che diventano verde al taglio
sono tossici? ma dopo lavaggi ebollitura possono essere consumati,o e’ meglio evitarli
grazie
La gente in genere fa un sacco di confusione. I veri “turchini” sono solo 2 specie di funghi: il Boletus eritropus e il Boletus luridus. Queste due specie di funghi sono sicuramente commestibili dopo cottura ( circa 20 minuti di bollitura). Spesso però chiamano “turchini” anche altri tipi di boleti: Boletus rhodoxantus e Boletus rhodopurpureus. Queste specie vengono consumate dai nostri abitanti dopo vari lavaggi e bolliture ma sono tossici. Specialmente il Boletus rhodopurpureus con le sue tossine termostabili (non vanno via con la bollitura). Quindi è bene sempre riconoscere i funghi o recarsi presso le strutture che fanno il riconoscimento gratuito (ASL e Associazioni Micologiche).