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Vatti a fidare dei barbieri!

Il Metramo a Galatro

Il titolo mi è stato suggerito da Gianni Battaglia che è un nostro assiduo compagno di escursioni “fungine”. Il perché del titolo è una lunga storia che vi andiamo a raccontare.
Uno di noi va a radersi presso il parrucchiere che chiameremo T. il quale ha un figlio appassionato fungaiolo. Il parrucchiere, conoscendo le abitudini del suo cliente,  invitava il nostro a recarsi sui posti dove il figlio aveva trovato una enorme quantità di “Porcini”. E il nostro ci pregava sempre di recarci tutti alla diga del Metramo, salendo da Galatro (questo era il posto pieno di funghi) e finalmente ieri lo abbiamo accontentato, nonostante Peppe Fratia fosse contrario . Partiti di buonora, siamo arrivati sul posto appena le luci dell’alba facevano capolino sopra le montagne. Bellissimo il panorama dell’invaso della diga, ci siamo fermati a godercelo prima di inoltrarci nel bosco.

L’invaso della diga del Metramo

Ben presto ci siamo resi conto che non avremmo trovato niente: il sottobosco asciutto e scricchiolante ci dava messaggi negativi, confermati poi dalla assoluta mancanza di funghi di qualsiasi genere e specie. Ed ora cosa fare? Il posto era abbastanza lontano da altre zone di “caccia” per cui abbiamo deciso di recarci sulle montagne di Mammola dove eravamo abituati a riempire i cesti di funghi. Qualcosa abbiamo trovato ma il tempo lo avevamo perso viaggiando in macchina da un posto all’altro quindi abbiamo deciso di ritornare a casa. Non prima però di aver dato uno sguardo al laghetto artificiale di Marzanello.

Il laghetto di Marzanello

Per colpa di T. avevamo trasformato la nostra escursione alla ricerca di funghi in una gita turistica tra i laghetti d’Aspromonte. Intanto altri nostri amici raccoglievano decine di chili di porcini e ovoli vicino casa…

N.B. Le foto sono tutte fatte con iPhone per cui ringraziamo la Apple per la qualità dei suoi prodotti che reggono bene il controluce registrando i particolari anche nelle ombre.

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