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È una fortuna avere un astronauta siciliano sulla Stazione Spaziale ISS per sei mesi, soprattutto perché Luca Parmitano (questo il nome dell’astronauta) è appassionato di fotografia e appena la stazione passa sopra le nostre terre scatta fotografie bellissime. Lui riprende effettivamente tutte le regioni del mondo ma mette sempre un’attenzione particolare per la sua Sicilia. Anche la nostra Calabria viene spesso ripresa da Luca e noi, sensibili alle emozioni che questo tipo di fotografie sanno dare, ve ne vogliamo mostrare due che ci hanno colpito in modo particolare. La prima è una veduta della Calabria che sembra davvero un dipinto. Un gioco di ombre e luci, nuvole e mare che si incontrano e si confondono lasciando brillare la sagoma inconfondibile della fine della nostra penisola.
La seconda è una veduta notturna che ci mostra l’inquinamento luminoso da cui, miracolosamente ancora, si salva il nostro Aspromonte. Ormai solo da lì si possono guardare con stupore e meraviglia le stelle.
Le due immagini ci mostrano la nostra “casa” dall’alto, quella casa che Luca racconta così in un suo scritto:
“Quando ero giovane, tornare a casa significava tornare a casa mia.
Quando ero all’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, tornare a casa significava attraversare lo stretto di Messina.
Quando sono diventato un astronauta, ho vissuto inizialmente a Colonia e atterrare a Roma mi faceva già sentire a casa.
Il sogno degli astronauti della mia generazione è di potere un giorno osservare la terra e la luna dallo spazio e pensare: ´Sto tornando a casa´”.