Dopo la grande siccità di questa estate, sono arrivate delle piogge, anche importanti in alcune zone, ma le montagne forse ne richiedevano ancora di più. Fatto sta che ancora, nonostante alcuni terreni abbiano ormai le caratteristiche ideali per la nascita dei funghi, non abbiamo notizia di ritrovamenti in Aspromonte.
È pur vero che oltre alla siccità quest’anno abbiamo molte delle nostre montagne bruciate dal fuoco. Chiunque decida di farsi un giro proverà la stessa sensazione di tristezza e impotenza che abbiamo provato noi: alcuni dei migliori posti di ritrovamento funghi sono andati letteralmente in fumo e chissà per quanto tempo sarà inutile andarci. Le poche zone rimaste intatte aspettano alcuni giorni consecutivi di pioggia per poter dare il loro meglio. Che fare allora? Mi verrebbe spontanea una frase che si usa molto in questo periodo: vigile attesa e tachipirina…
A parte gli scherzi, conviene in ogni caso farsi le passeggiate in montagna, ottima cosa per la nostra salute, e osservare il terreno. Ci renderemo conto così del tempo che ci vorrà perché il micelio dia i suoi frutti.
Nel frattempo speriamo che la nostra regione non cambi di colore, altrimenti, invece dei funghi, saremo fritti noi…