Le parole sono tratte dalla frase nemo propheta acceptus est in patria sua«nessun profeta è gradito in patria», come pronunciata da Gesù in Nazareth per stigmatizzare la fredda accoglienza dei suoi conterranei; è di solito usata per significare che difficilmente si possono vedere riconosciuti i proprî meriti, o comunque i meriti di una persona, nel proprio paese (dove si è per lo più conosciuti come uomini comuni, e con le debolezze di questi), o per lamentare il fatto che spesso le invidie e l’incomprensione dei proprî conterranei costringono gli uomini di valore a cercare il successo lontano dal proprio paese.
Noi, in questo caso, personalizzeremo il nostro amato Aspromonte perché spesso non viene riconosciuto dai suoi conterranei per i suoi meriti, per la sua accattivante bellezza ed armonia; per la sua natura selvaggia che offre al visitatore scorci e panorami mozzafiato soltanto a chi è disposto, durante le passeggiate o le escursioni, a fermarsi un attimo e guardare.
Questa abitudine ce l’hanno di più i turisti che vengono da altre città o da altri paesi mentre è più raro trovarla nei conterranei…
E soprattutto succede, a noi appassionati di funghi, che, essendo abituati a camminare nei boschi, difficilmente ci fermiamo a guardarci intorno se non per riuscire a trovare i frutti della nostra passione.
Non staremo qui a raccontare delle grandi bellezze dell’Aspromonte, quelle sono già conosciute ed inserite in libri e racconti, ci limiteremo qui a consigliare di guardarsi attorno durante le normali passeggiate ed a scoprire piccoli miracoli che ci sono in ogni dove sulle nostre montagne. In ogni caso scopriremo, noi che ci sentiamo i più intelligenti ed i più grandi, come è invece piccola la nostra impronta di fronte alla maestosità della montagna e degli alberi che la ricoprono.
E, se ci mettiamo a studiare un po’ di più, scopriremo i segreti del bosco e dei suoi abitanti naturali che quanto a intelligenza e capacità di comunicare tra loro non hanno nulla da invidiarci. Semmai saremmo noi a dover imparare da loro come la collaborazione e gli scambi reciproci sono le uniche condizioni per avere una vita lunga e felice e per non farci continuamente la guerra…
Abbiamo preferito in questa occasione far parlare le fotografie che però non riusciranno mai a ricreare le sensazioni provate di fronte allo spettacolo della natura. Il nostro suggerimento è quindi quello di invitarvi ad andare sulla nostra cara montagna, entrare nei boschi e scoprire da soli le bellezze, per niente nascoste, che vi appariranno ad ogni piè sospinto.