Non respirava più, povero bosco. Troppa gente e troppe macchine portavano solo anidride carbonica da digerire. Se per molti è stata una sfortuna restare senza benzina, non è così per il bosco e la montagna che finalmente hanno potuto tirare un sospiro di sollievo. Così è avvenuto soprattutto per i Pleurotus eryngii che hanno potuto fare le sporate in santa pace e crescere indisturbati per alcuni giorni. Meno male, così avremo ancora la possibilità di trovare funghi pure in futuro.
Dobbiamo infatti renderci conto che siamo ormai in troppi a cercar funghi e molti ancora non hanno imparato a comportarsi nei boschi, rispettando i funghi piccoli e quelli che non si conoscono. Un periodo di riposo quindi andrebbe imposto per legge, secondo noi. Togliere almeno due giorni la settimana e impedire che si possano raccogliere funghi, salvaguarderebbe forse il futuro di tutti noi appassionati. E voi lettori, cosa ne pensate?
Un pensiero su “La mancanza di benzina: una fortuna per il bosco”
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Educazione nella famiglia, educazione nelle scuole, educazione ovunque al rispetto della Natura. Questo dovrà essere il futuro.
Lo stop periodico della raccolta funghi è una cosa buona ed utile, ma non risolve il vero problema che è la mancanza di educazione e di sensibilità di gran parte della gente. Per molti c’è solo la propria esistenza, non sanno di essere soltanto ospiti della Terra ma si sentono padroni. Poveri stupidi!